Ma da dove viene questa paura?
Viene dall’osservazione di alcuni genitori: “Mia figlia di 12 anni ha messo l’apparecchio, e dopo sei mesi le è venuta la scoliosi”. In realtà, l’apparecchio non ha causato la scoliosi, ma c’è stata una coincidenza di tempi tra il momento il cui la scoliosi si è manifestata e l’inizio del trattamento. La scoliosi infatti si manifesta generalmente in pubertà, ed a quell’età molti ragazzi portano l’apparecchio. E viene talvolta anche dalle idee personali di alcuni specialisti, che si affidano a teorie di moda piuttosto che ai dati scientifici.
L’unica correlazione scientificamente dimostrata tra l’occlusione e la scoliosi riguarda infatti un particolare tipo di morso (ovvero il modo di rapportarsi dell’arcata superiore con quella inferiore), che si chiama morso crociato posteriore. In pratica, tra i ragazzi con la scoliosi, questo tipo di morso si presenta più frequentemente. Ma non si tratta di un rapporto causa- effetto, bensì solamente di un’associazione. E tale associazione non deve affatto stupire, perché è ben documentato che la scoliosi si associa a numerose asimmetrie: asimmetrie del viso, degli occhi, della mandibola, asimmetrie del torace, asimmetrie delle mammelle. Tutte queste alterazioni fanno in qualche modo parte del quadro clinico della scoliosi, anche se per nessuna di esse sia documentato un rapporto causa-effetto.
Allora non è neanche possibile migliorare la scoliosi con un apparecchio ortodontico?
No, in effetti non è possibile. Come già detto, la correlazione tra i denti e la scoliosi non è di tipo causa effetto, e non posso modificare l’una attraverso l’altra!
Lo studio che ha fugato ogni dubbio, almeno per il momento, risale al 2012. Un gruppo di bambini è stato diviso in maniera randomizzato in due sottogruppi, uno trattato con ortodonzia intercettiva (posizionamento tempestivo e precoce dell’apparecchio ortodontico) e uno no. Risultato sulla postura: nessuna differenza!