“….Anoressia,
La tua immagine allo specchio riflette la tua ombra
Quel che resta di te, occhi spenti di una dignità ferita
Un duello fra il bene ed il male
Allora capisci che
La vita va vissuta in tutti i suoi aspetti
Nei giorni di sole, di sale e di nubi pesanti
Caduta nella polvere, mi sono rialzata
Ho guardato la vita negli occhi
Lei era lì che mi stava aspettando
Mi ha perdonata e mi ha ripresa per mano.”
(autore: Laura Marchetti).
Le ragazze affette da scoliosi hanno spesso un basso peso corporeo, significativamente inferiore alla media delle coetanee. Per questo motivo, alcuni autori hanno ipotizzato un’associazione tra la scoliosi e l’anoressia. La letteratura a riguardo è contrastante, e non è pertanto chiara l’esistenza di questa associazione.
Secondo lo studio Adolescent idiopathic scoliosis and eating disorders: Is there a relation? Results of a cross-sectional study, condotto dal Dr Zaina insieme a ISICO, l’associazione tra i disordini alimentari e la scoliosi è smentita. Le ragazze affette da scoliosi hanno un basso peso corporeo, che probabilmente dipende da qualche fattore eziopatogenetico, ma sono meno a rischio delle coetanee per i disordini alimentari. Lo studio è stato condotto su circa 300 ragazze delle scuole medie, alcune affette da scoliosi e altre no. Quelle affette da scoliosi presentavano un rischio di disordini alimentare nettamente inferiore alle ragazze senza problemi alla schiena.
Questo dato ha sorpreso molto gli autori, che si non si sarebbero aspettati differenze tra i due gruppi. Ci sono delle ipotesi per cercare di interpretare questa differenza. La terapia, e non la scoliosi di per se, potrebbe essere protettiva nei confronti dell’anoressia. Spostare l’attenzione dal peso alla scoliosi potrebbe far focalizzare i contrasti psicologici che spesso sono alla base di questo disordine sul corsetto o sugli esercizi per la scoliosi. Il corsetto, insomma, potrebbe diventare l’oggetto dello scontro contro con i genitori durante l’adolescenza sostituendo il cibo. La grande attenzione agli aspetti psicologici durante il trattamento della scoliosi potrebbe essere un’altra causa. Medici, terapisti e tecnici ortopedici curano molto il benessere psicologico delle ragazze con scoliosi, e quest’attenzione potrebbe aiutarle anche a risolvere altri disagi. Oppure, la differenza potrebbe risiedere nell’autoselezione dei pazienti che arrivano a ISICO: le famiglie che si rivolgono al centro sono infatti particolarmente attente al benessere dei figli e intenzionate a investire di più sulla loro salute, quindi potrebbe esserci una sorta di autoselezione, che renderebbe le ragazze studiate non del tutto sovrapponibili alla popolazione generale.
Il Dott Zaina insieme a ISICO e all’Istituto Auxologico sta raccogliendo nuovi dati per approfondire la relazione tra anoressia e scoliosi