Gli esercizi per la scoliosi non sono tutti uguali, e non tutti funzionano. O meglio, non tutti gli esercizi generalmente insegnati e usati in presenza di scoliosi sono realmente specifici e adatti. Può capitare di imbattersi in esercizi per la scoliosi inefficaci perché aspecifici, oppure in esercizi dannosi, che al posto di frenare l’evoluzione della scoliosi ne favoriscono il peggioramento. Spesso ci si affida al professionista affermato della zona, convinti che questa sia una garanzia di qualità, ma purtroppo non è sempre così. Presso tanti centri fisioterapici, vengono svolti esercizi posturali del tutto generici, frutto della tradizione più che della scienza. Termini come ginnastica correttiva e ginnastica posturale sono molto diffusi, e spesso si va a ricercare proprio questi approcci, ma come spiegato in questo articolo, non sono garanzia di efficacia.
Ma come posso capire se mia figlia stia facendo degli esercizi per la scoliosi specifici ed efficaci?
Non è facile capirlo, ma ci sono alcuni dettagli che possono aiutare a schiarirsi le idee. Vediamo quali.
Esercizi fatti in gruppo e uguali per tutti?
Se vostra figlia fa esercizi in gruppo, bisogna scoprire se gli esercizi proposti siano uguali per tutti oppure differenziati e assegnati in maniera individuale a ciascuna ragazza. Ogni scoliosi e ogni paziente è unico, e solo un programma personalizzato può essere realmente efficace. Se nel gruppo tutti fanno gli stessi esercizi per scoliosi, il trattamento non è specifico.
Gli esercizi si svolgono solo a terra?
Gli esercizi per la scoliosi di dimostrata efficacia si basano su un movimento di autocorrezione, che deve essere eseguito da seduti o in piedi, e inizialmente davanti allo specchio per facilitare l’apprendimento. Alcune delle metodiche delle quali non abbiamo prove di efficacia fanno lavorare le ragazze prevalente da sdraiate, ma questo lavoro non è specifico. Qualche esercizio a terra ci può stare, ma non si può lavorare solo in questa condizione. Uno degli obiettivi principali degli esercizi specifici per la scoliosi, oltre all’apprendimento dell’autocorrezione, è infatti quello di ottenere un rinforzo della muscolatura di sostegno della colonna, e questo si può ottenere solo andando a contrastare la forza di gravità.
Fa solo stretching per la schiena?
Lo stretching della schiena può essere molto dannoso per chi soffre di scoliosi se praticato troppo intensamente e non bilanciato da un’adeguato lavoro di rinforzo muscolare. La muscolatura non necessita di essere allungata, ma rinforzata in modo specifico per poter garantire un miglior sostegno alla colonna vertebrale. La scoliosi tende a sbilanciare il tronco, pertanto è necessario aiutare tutti quegli elementi che ne migliorano il sostegno, ovvero i muscoli antigravitari.
Le hanno insegnato l’autocorrezione?
L’autocorrezione è il cuore del trattamento della scoliosi attraverso gli esercizi. Si tratta di un movimento attivo che viene normalmente attuato in piedi o da seduti finalizzato al recupero dell’allineamento della colonna vertebrale. In pratica, bisogna muovere la colonna nei tre piani dello spazio (non dimentichiamo che la scoliosi è tridimensionale) per farle recuperare l’allineamento fisiologico. Partendo da questo movimento si svolgono poi gli esercizi specifici di rinforzo tonico della muscolatura. Per favorire l’apprendimento dell’autocorrezione, gli esercizi per scoliosi vengono inizialmente eseguiti davanti allo specchio per avere un riscontro visivo che facilita il lavoro. Nel tempo, lo specchio viene poi abbandonato, perché l’obiettivo diventa quello di incorporare l’autocorrezione nei gesti e nelle posture della vita quotidiana.
Vostra figlia fa l’autocorrezione? No? O non sa rispondere? Se non sa rispondere, quasi certamente non gliel’hanno insegnata, quindi non sta facendo un lavoro specifico per la scoliosi.
Ma perché è importante l’autocorrezione?
Ci sono almeno 3 buone ragioni:
1) Perché secondo gli esperti di SOSORT e secondo la letteratura scientifica l’autocorrezione è alla base degli esercizi per la scoliosi.
2) Tutte le scuole riabilitative che hanno pubblicato le prove scientifiche dell’efficacia si basano sull’autocorrezione, anche se la applicano in maniera un po’ differente.
3) ISICO ha già dimostrato con i suoi studi che l’autocorrezione rende gli esercizi più efficaci e specifici. Questo risultato è stato confermato da uno studio autonomo il quale ha mostrato che a parità di tipologia di esercizi per la scoliosi, l’autocorrezione fa la differenza in termini di efficacia.