Con l’arrivo dell’estate, anche se quest’anno il clima è stato un po’ atipico, i ragazzi in terapia con il corsetto devono affrontare il momento più critico, perché bisogna andare in vacanza con il corsetto. Il caldo è il principale nemico, ma talvolta anche i viaggi in compagnia, che portano a prendersi qualche libertà di troppo a discapito dei sacrifici fatti. Ecco allora le parole di due esperti, che speriamo possano essere di aiuto.
Michele Romano, fisioterapista e Direttore tecnico di ISICO, ha scritto questo post nel blog della scoliosi:
“… una prova che attende dietro l’angolo e a cui non sempre si pensa subito è l’arrivo del caldo. Cioè, la prova delle vacanze. Cioè, per dirla tutta, la prova delle vacanze al mare. Cioè, la prova incontrovertibile che un pezzo di plastica può caricarsi del potere di trasformare un periodo di gioia irrefrenabile in un incubo.
C’è veramente poco da filosofeggiare. È un momento difficile che può addirittura trasformarsi in una vera tortura quando si abita non troppo lontani dalle spiagge. La fortuna che si aveva di non dover centellinare i giorni da trascorrere tra sabbia, scogli e onde si tramuta in una specie di iattura. Come si fa cari ragazzi?
Non ci sono formule magiche. È una sfida da affrontare a viso aperto, con il fondamentale appoggio della famiglia e il sostegno della propria volontà.
Vi ricordate, vero, che in numerose civiltà ormai scomparse oltre che in diverse altre, ancora esistenti ma poco conosciute, uno dei momenti più importanti nella vita dei giovani componenti è il passaggio nell’età adulta. Questa tappa cruciale rappresenta una prova pubblica che testimonia il superamento della protezione naturale dei genitori e il raggiungimento dello status di persona col pieno diritto di essere considerata matura e allo stesso livello degli altri componenti.
In alcuni casi vieni allontanato per un periodo dalla tua comunità per dimostrare di essere in grado di badare da solo a te stesso, in altri devi fare una prova di coraggio per dimostrare di non avere paura o di saper resistere al dolore. Sono sempre prove dure, che dovrebbero far trapelare le fragilità interiori o la forza d’animo e la determinazione.
Per dirla tutta, in definitiva, il periodo della giovinezza è universalmente costellato di prove da superare. Che si tratti di doversi lanciare da un albero con solo una liana alla caviglia, che si debba affrontare per un periodo la natura ostile senza aiuto, che si debba imbastire o rispondere a una prima dichiarazione d’amore, che si debba trascorrere una estate con un intimo ospite inatteso, quando si è ragazzi bisogna veramente cominciare a dimostrare quanto si è super!”
Il Prof Stefano Negrini, Direttore Scientifico di ISICO ha dato questi consigli sul blog della scoliosi:
“…Sapete cosa implica una gita o, peggio ancora, una vacanza intera senza corsetto quando le ossa sono molto più morbide ? No, non lo sapere perché esattamente non lo so neanche io: so però per certo che significa perdere risultato, mesi e mesi e mesi di sacrifici che avete fatto voi ragazzi, buttati via spesso senza consapevolezza e senza discernimento.
Perché non è consapevolezza e discernimento quando si va in Inghilterra (dove d’estate certamente fa più fresco che in Italia ed il corsetto “pesa” di meno) e lo si lascia a casa !
Purtroppo prevale l’idea della “benedetta” vacanza, che la trasforma in un “maledetto” peggioramento della scoliosi: perché la scoliosi non va in vacanza … Quindi, se si vuole andare in vacanza (noi prevediamo sempre per quasi tutti –– ci sono purtroppo le eccezioni a inizio trattamento o nelle fasi di massimo peggioramento della scoliosi – un minimo di vacanza, ossia un paio d’ore di corsetto in meno per due/tre settimane – questo sappiamo che non fa danni) basta farlo in modo intelligente e ragionato per stare meglio (senza mal di schiena) e non perdere nulla del trattamento… concordandola con il medico, che sino a prova contraria non è lì per punire chi si cura, ma per aiutarlo ad ottenere i migliori risultati. Quindi se ne parla prima, e non dopo !
Conclusione: ragazzi, voi andate in vacanza, la scoliosi no. Quindi, gestite una VOSTRA vacanza con intelligenza, e tenete in gabbia la scoliosi dentro il corsetto che è un vostro scomodo alleato, non un nemico.“
Quindi, ragazzi, non abbassate la guardia neanche in estate, non vanificate per pochi giorni o settimane tanti sacrifici, e non rinunciate neppure alle ferie, ma andate in vacanza con il corsetto! E guardate cosa hanno saputi fare alcuni di voi, scegliendo di vivere una vita normale anche in vacanza con il corsetto come ci dimostrano le foto tratte dalle opere del Concorsetto pubblicate su questa pagina e dall’articolo, che mostra una ragazza speciale che non si fa problemi a passeggiare per le strade di New York con il suo corsetto Sibilla in bella mostra.